Il progetto

  • Prove di volo è un progetto di esperienza abitativa al di fuori del contesto familiare, rivolto a uomini e donne, ragazzi e ragazze, in condizione di disabilità ed alle loro famiglie. L’idea nasce da un percorso di progettazione partecipata che ha coinvolto un gruppo di lavoro formato da famigliari delle persone disabili, operatori sociali, operatori sanitari e membri della pubblica amministrazione.
  • Si tratta di un servizio innovativo, frutto del confronto fra familiari e operatori che offre un’alternativa all’istituzionalizzazione e si integra con il territorio e con i servizi esistenti. Questa iniziativa intende porsi come un percorso di sviluppo dell’autonomia che verte su attività di implementazione e rafforzamento delle competenze di base e trasversali unite alla residenzialità a bassa protezione.
  • Nel corso di questa esperienza, saranno portati avanti i compiti inerenti la gestione della vita in comune (spesa, cucina, pulizie….), verranno mantenute le attività personali previste (frequenza centro diurno o scuola…), si svolgeranno attività di svago e socializzazione. Inoltre, verrà organizzato il soggiorno in appartamento, caratterizzato da attività pomeridiane e residenziali, insieme a personale educativo, con una cadenza regolare nell’arco dell’anno. E’ un’esperienza di condivisione e di autonomia dal contesto familiare. E’ l’occasione per conoscersi in un contesto abitativo, con tutto ciò che ne segue in termini di utilizzo degli spazi personali e comuni, nonché di messa in discussione’ delle proprie abitudini.
  • In maniera speculare, le famiglie coinvolte potranno sperimentare, con costanza, tempi e spazi d’autonomia, che potranno avere una funzione di ‘sollievo’, ma sono soprattutto occasione per rivedere la propria funzione genitoriale e la rappresentazione del proprio figlio/figlia.
  • Poiché sullo sfondo del progetto troviamo la solidità e la complessità dei legami affettivi profondi, che legano i genitori ed il loro figlio/figlia, sarà necessario prevedere luoghi e tempi per la rielaborazione condivisa delle esperienze di separazione temporanea.
  • Gli educatori coinvolti nel progetto avranno, quindi, il delicato compito di rendere significativa questa esperienza, nel quadro di una crescita condivisa (che, inevitabilmente, coinvolge anche loro): cambiamenti nel modo di fare e pensare; sapere esprimere preferenze e desideri; scoprire nuove possibilità di vita piacevole e significativa.
  • Prove di volo è un’esperienza da fare insieme, le persone disabili e i loro familiari faranno due percorsi paralleli di crescita. I primi saranno impegnati in attività prevalentemente legate alla socializzazione e allo sviluppo delle autonomie, i secondi in un percorso di mutuo aiuto e supervisione nel quale si svilupperà anche il confronto con il personale educativo del servizio, questo permetterà ad entrambe le figure di condividere punti di vista differenti e legittimi.
  • Gli utenti saranno affiancati da 2 educatori professionali, accompagnati da due volontari adeguatamente formati.

AZIONI SPECIFICHE IN CUI SI ARTICOLA IL PROGETTO

Il percorso delle persone disabili, prevede due fasi distinte. La prima, di ingresso, ha la finalità di sviluppare un legame nel gruppo e sperimentare la vita anche nel luogo dove poi si svolgeranno le residenzialità. La seconda, di autonomia vera e propria, farà provare ai ragazzi il distacco e la convivenza con altre persone, condizione nella quale ci si mette in discussione e si modificano le routine. Il percorso dei familiari e degli operatori sarà “accompagnato” dalla presenza di un supervisore/moderatore con il compito di guidare il gruppo verso una maggiore consapevolezza dell’ “altro” sia esso utente, familiare o operatore sociale.

RISULTATI ATTESI

– Aumenta il livello di autonomia dei ragazzi/ragazze disabili;
– Aumenta la consapevolezza dei genitori dei ragazzi rispetto all’importanza dell’affidarsi;
– Si riduce il carico degli operatori nel prendersi cura e accompagnare gli ospiti nel percorso di residenzialità;
– Aumenta il grado di sinergia tra i diversi partner e le diverse figure impegnate nel progetto.

BENEFICIARI DIRETTI E INDIRETTI

I beneficiari diretti del progetto sono 8 persone giovani adulte in condizione di disabilità intellettiva, fisica e/relazionale, con difficoltà medio/gravi. Beneficiari indiretti saranno gli operatori e le famiglie, entrambi destinatari del percorso di supervisione. In particolare, le famiglie potranno usufruire di un servizio finalizzato ad accrescere l’autonomia dei propri figli sperimentando la ricaduta positiva e il miglioramento della qualità della vita di tutto il nucleo famigliare.

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